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Scavi di Egnazia Verificato

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Gli Scavi di Egnazia sono un remoto centro situato sulla soglia messapica in Puglia, le cui rovine sono situate nelle vicinanze della città di Fasano.

 

Gli Scavi di Egnazia

 

La scoperta degli scavi viene datata al 1809 quando la zona era occupata dai francesi che per diletto decisero di scavare il terreno limitrofo alle rovine in parte ricoperte dalla vegetazione per rivendere i ritrovamenti.

A causa dell’assenza di lavoro tale depredazione continuò nel 1846 dagli abitanti della zona che rivendettero l’oggettistica ritrovata nelle tombe come terracotta, ori, monete e bronzi. Le modalità con cui venivano effettuati gli scavi causando la perdita della maggior parte della storia relativa ai ritrovamenti provocò la critica dello storico Theodor Mommsen.

Il commercio illegale dei reperti dell’antica città di Egnazia era sostenuto dalle alte personalità della zona che attraverso regali di valore impedirono le ispezioni disposte da parte del Regno delle Due Sicilie e diffusero la falsa notizia che la zona era povera di monumenti e oggetti avente elevata importanza storica.

 

I ritrovamenti del ‘900 a Ignazia

 

Agli inizi del ‘900 cominciarono i primi scavi archeologici volti a tutelare i ritrovamenti e che portarono alla scoperta di interessanti resti che hanno aiutato a chiarire l’urbanistica dell’epoca. Fra di essi si c’è la via Traiana, un’alternativa della via Appia che collegava l’antica Benevento a Brindisi e divideva la parte residenziale della città da quella commerciale.

Nel parco archeologico è presente anche una necropoli ricca di antiche tracce dell’età del Bronzo medio, affreschi e molteplici tombe sotterranee scavate nella roccia che indicano l’esistenza di una classe aristocratica. Sicuramente va segnalata la Tomba delle Melagrane rinvenuta nel 1971 che è caratterizzata dalla sorprendente porta d’ingresso realizzata con monoliti forniti di una maniglia incassata.

Oggi l’area degli Scavi di Egnazia a Fasano si estende su 15 ettari e viene considerata una vera e propria città antica all’aperto caratterizzata anche da edifici di culto come il grande santuario consacrato alla dea Venere del II secolo d.C..

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