Museo della Città Verificato
Il museo di città di Sassari è un complesso architettonico del XIX secolo di cui fanno parte Palazzo della città, Palazzo ducale e Palazzo della frumenteria.
Il Palazzo di città
Il centro della vita della città di Sassari è il palazzo di Città progettato da Giuseppe Cominotti e realizzato dal 1926 al 1929. La struttura venne per lungo tempo utilizzata come sede di uffici comunali e archivio della città e ha una facciata porticata, che permetteva l’accesso alla loggia, insieme ad un ampio salone in cui avvenivano tutte le funzioni amministrative dell’epoca.
Al suo interno è esposto oggi la parte principale del Museo della città che offre due percorsi differenti. La prima parte è dedicata alla storia dell’identità di Sassari, e include la sua ricostruzione grafica e molte foto dell’ ‘800 e primo ‘900. La seconda, invece, racconta usi, costumi, riti delle occasioni particolari vissute in città.
Inoltre, dal medesimo balcone, che si affaccia con movenze neoclassiche sulla via principale, un tempo il Sindaco era solito affacciarsi, in occasione del rito dell’intregu, in cui per tradizione il primo cittadino incontrava la sua comunità, per augurare “salute per cent’anni” e ricevere applausi o fischi rispetto al suo operato dell’anno trascorso.
Il Palazzo della frumenteria
Il Palazzo della frumenteria è stato adibito fino al 1833 a deposito per approvvigionamento, custodito nel capoluogo sardo in caso di carestie o epidemie.
La struttura è suddivisa in due spazi: nella parte inferiore ci sono tre saloni risalenti al 1608 che espongono arte figurativa locale; mentre la parte inferiore, edificata nel 1598, viene spesso dedicata ad attività interattive e workshop.
Il Palazzo ducale
Collocato nel cuore del centro storico e inserito nel grande complesso del Museo della città, Palazzo ducale nasce come una dimora di prestigio, costruita sulle rovine di una precedente struttura e divenuta nel 1899 sede del Comune di Sassari. Don Antonio Manca, duca dell’Asinara, ne commissionò la costruzione 1775 e la struttura rimase inalterata fino ai nostri giorni.
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