Museo Provinciale Sigismondo Castromediano Verificato
Il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce è stato fondato dall’omonimo Duca di Cavallino nel 1868 nell’ex convento dei Celestini. Nel 1979 venne trasferito nell’odierna sede che una volta ospitava l’ex Collegio Argento ed è il più vecchio museo di Puglia. In esso si possono trovare molteplici testimonianze di età messapica, greca e romana.
Le collezioni del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano
All’interno del Museo Sigismondo Castromediano si può trovare la ricostruzione della Grotta dei Cervi di Porto Badisco con le sue pitture rupestri, una pinacoteca che raccoglie opere dal Medioevo al 1800, dove si possono osservare dipinti con influenze bizantine e veneziane sulle opere degli artisti del posto, la collezione del museo include inoltre ceramiche, bronzi, monete, terrecotte, iscrizioni romane e messapiche ed una zona dedicata alle sculture provenienti dall’anfiteatro romano di Lecce.
Le collezioni archeologiche giungono da scavi di fine ‘800 e scavi sovvenzionati dalla Provincia di Lecce.
Quando il Duca Castromediano morì, molti dei reperti del museo andarono ad altre strutture, tra queste: il museo di Taranto, che divenne Museo Nazionale a discapito del ben più antico Museo di Lecce.
Ultimamente il Museo Sigismondo Castromediano ha aumentato la propria reputazione grazie all’inaugurazione di un’ala dedicata al celebre tenore leccese Tito Schipa.
La Biblioteca, il laboratorio e l’auditorium
Nel medesimo edificio è presente anche la Biblioteca provinciale con più di 1000 libri soprattutto incentrati sull’antichità, l’archeologia e l’arte. Ci sono inoltre un laboratorio dedicato al restauro e un ampio auditorium.
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