Museo Diocesano Verificato
Il Museo Diocesano di Pozzuoli nasce con un duplice obiettivo: come strumento per contrastare la quasi totale estinzione della lunghissima storia della città di Pozzuoli e, in secondo luogo, permettere uno studio più profondo delle tradizioni cristiane dei Campi Flegrei.
Il Museo Diocesano a Pozzuoli
Durante la sua storia la città di Pozzuoli non ha mai posseduto un museo diocesano perchè tale funzione era rimpiazzata dalle tante chiese presenti nel territorio, che includevano opere d’arte di grande valore: tra cui, il più importante, il duomo di San Procolo, posto sul Rione Terra, per secoli il cuore pulsante della città e della diocesi. Durante l’incendio nel maggio 1964 si è persa gran parte del patrimonio artistico cittadino.
Nel 1970, durante l’evacuazione del Rione Terra, e nel 1983 del centro storico a causa del bradisismo, la formazione di nuovi quartieri distanti dalla zona centrale e l’immigrazione dei cittadini provenienti da aree limitrofe causarono una rivoluzione in quelle che erano le abitudini e le peculiarità del territorio da parte degli abitanti, oltre ad una quasi totale dimenticanza dei capolavori artistici ancora presenti sul territorio.
Per custodire la memoria della storia dell’arte puteolana verso la fine degli anni ’70 l’allora Vescovo Salvatore Sorrentino propose la realizzazione del Museo Diocesano a Pozzuli dove, nel 2000, venne allestita una prima sezione presso gli edifici della Curia al villaggio del fanciullo per volontà del suo successore, il Vescovo Padoin.
La sede definitiva del Museo Diocesano a Pozzuli è stata inaugurata dal Vescovo Monsignor Gennaro Pascarella il 20 maggio 2016 nei i locali del palazzo vescovile al Rione Terra un tempo ad uso del seminario diocesano.
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