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Il fuoco di Sant’Antonio che rigenera, benedice e porta fortuna

Il fuoco di Sant’Antonio che rigenera, benedice e porta fortuna

Protagonista indiscussa tra gli eventi invernali in Italia, la Focara di Novoli è quella, senza dubbio, più conosciuta. La provincia del capoluogo salentino porta avanti con dedizione e forza la secolare tradizione del falò di Sant’Antonio Abate, che affonda le sue origini nell’antichità e mescola sacro e profano, promuovendo riti e festeggiamenti per il santo ed eremita egiziano.

La Focara di Novoli è la più famosa ma non l’unica in Italia. Molte regioni della penisola evocano riti e tradizioni, musica e canti in onore del santo più famoso d’Italia.

Sant’Antonio Abate è ricordato come il santo del fuoco, oltre che il protettore degli animali (durante le celebrazioni si suole benedire gli animali del posto), e ciò giustifica la scelta del falò per questa particolare cerimonia.

 

Una tradizione senza tempo portata avanti con devozione

 

La festa in onore del Santo Patrono è al centro delle usanze tradizionali che coinvolgono tutta Italia, rinnovandosi di anno in anno. Da Nord a Sud si accendono falò in moltissimi comuni, dando il via a scenografiche luci e giochi pirotecnici.

Le giornate in cui si concentrano i festeggiamenti si svolgono in un alternarsi di appuntamenti religiosi e civili che, per tradizione, hanno la durata di tre giorni, dal 16 al 18 Gennaio: in alcune località, l’accensione del falò è programmata per la data della festa di Sant’Antonio, il 16 gennaio, in altre il giorno seguente, a seconda delle usanze e tradizioni locali.

La ricorrenza crea ogni anno grande attesa, soprattutto per la serata della suggestiva accensione. L’emozione, il trasporto e il forte radicamento culturale di ogni città, dal più piccolo al più grande comune, rendono la festa di Sant’Antonio Abate, uno degli eventi più caratteristici della tradizione culturale della nazione.

 

La Focara di Novoli, la più grande d’Europa

 

Falò - focara di novoli

 

A Novoli, l’antico rito secolare si svolge appiccando il fuoco ad una pila di stralci di vite, legati tra loro in una fitta rete invalicabile, alta ben 25 metri, che lo rendono il più grande falò d’Europa e del Mediterraneo. La costruzione della grande pila rappresentava un vero e proprio gesto dal valore votivo, un modo per avvicinare la terra al cielo, e rappresenta, allo stesso tempo, il senso di identità ed appartenenza alla propria terra.

La tecnica per la realizzazione della grande pila, affidata alla creatività delle maestranze locali, è tramandata da padre in figlio, che con fantasia, creatività e grande abilità, creano gallerie, finestre e forme sempre nuove, che donano a questo simbolo una bellezza spettacolare.

La Focara di Novoli ha recentemente avuto una grande risonanza nazionale, per via della sua tipicità e per il risalto mediatico che i culti di questo tipo hanno avuto nell’ultimo periodo.

Tuttavia, Novoli non è l’unico comune italiano in cui i falò tipicamente folkloristici hanno luogo.

 

Macerata Campania, tra musica e ritualità

 

Nella famosa cittadina campana, Macerata Campania, si porta avanti con forza una tradizione secolare e singolare senza precedenti, unica in tutta la regione e nell’Italia intera. Al rito partecipano tutti i cittadini, adulti e bambini, che uniscono le proprie forze nella creazione di magnifici ed enormi carri che trasportano 50 musicisti, intenti a riprodurre la musica dedicata a Sant’Antuono, riprodotta con gli attrezzi e strumenti per lavorare la terra.

Botti, tini e falci intonano questa melodia di anno in anno per allontanare il demonio dalle terre campane ed insieme, mette in luce il forte senso comunitario che, ancora oggi, è vivo più che mai nella comunità civile e religiosa del paese.

A Macerata Campania si accende il cippo la notte del 16 Gennaio e si lascia ardere fino al mattino seguente. L’accensione avviene al termine della sacra funzione e della successiva benedizione degli animali.

 

Il fuoco vocativo della tradizione lombarda

 

La forte devozione per il santo del fuoco è palesata anche in Lombardia, la regione del Nord che, nel mese di Gennaio, si illumina con suggestivi falò e si arricchisce di bancarelle e dolci tipici locali.

In ben 12 comuni del sudovest milanese, per tradizione, si accendono i fuochi il 17 Gennaio.

Ad Erba, in provincia di Como, nell’occasione vengono distribuite le offelle, un dolce tipico del luogo e si accendono falò in molti comuni limitrofi.

Lo stesso dicasi nel varese, nella centralissima piazza di Vimercate, dove viene accesa la grande pila e, tutto intorno, si allestiscono bancarelle e stand gastronomici.

A Saronno si dà il via alla benedizione degli animali domestici e ad una lunga serie di imponenti fuochi.

 

A Mamoiada (NU) il santo che anticipa il Carnevale

 

Donna davanti a un falò - focara di novoli

 

Il falò della caratteristica provincia della Sardegna, Mamoiade, è una delle località che anticipa la festa di Carnevale, fatta coincidere con il falò di Sant’Antonio Abate.

I giorni di festa, secondo la tradizione popolare, riportano le date del 16 e 17 Gennaio. Tutte le piazze cittadine vengono allestite con grandi pile di falò accese contemporaneamente, dando vita a suggestivi giochi di luce.

Anche in Sardegna non mancano le tradizionali bancarelle di prodotti tipici locali, la cui tradizione affonda le proprie radici nei secoli passati.

 

In Sicilia è doppia festa a Troina (En)

 

Nella bella isola mediterranea, la Sicilia, è a Troina, in provincia di Enna, che il santo egiziano protettore del fuoco e degli animali, è onorato con una duplice festa, quella invernale di Gennaio e quella estiva di Luglio.

Si accendono i pagghiara in tutti i quartieri ed, insieme, si allestiscono numerose bancarelle ricche di leccornie del luogo.

 

Le farchie Abruzzesi della provincia di Chieti

 

Fuochi d'artificio - focara di novoli

 

A Fara Filiorum Petri parte la processione delle farchie, fasce di salice alte 7 metri e più, che vengono portate e sollevate con le braccia nella piazza adiacente la chiesetta di Sant’Antonio Abate.

Il rito si contorna di canti rituali ed incitazioni fino all’accensione degli enormi fasci ed inizia una vera e propria competizione tra le farchie, la cui vittoria è assegnata a quella più alta e dritta.

Mentre le fiamme ardono sulle grandi colonne, pian piano raggiungono la cima ed accendono le micce nascoste al loro interno, dando il via ad un magnifico spettacolo pirotecnico.

Mercatini, stand enogastronomici, concerti ed esibizioni pirotecniche sono condensati in queste giornate uniche al mondo, che rendono i Falò di Sant’Antonio Abate uno spettacolo tradizionale e culturale di bellezza imperdibile.

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