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Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta Verificato

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Il Duomo di Napoli, nota come cattedrale di Santa Maria Assunta, è una basilica monumentale costruita nel XIII secolo, oggi sede dell’arciodiocesi della città.

 

Duomo di Napoli, storia e origini

 

La costruzione della cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli iniziò nel XII secolo per volere del re Carlo II di Napoli, detto lo Zoppo. Fu completata nel 1313 sotto il regno di Roberto d’Angiò e consacrata solennemente nel 1314. L’edificio sacro ingloba la preesistente costruzione romana della basilica di Santa Restituita – che ospita il battistero di San Giovanni in Fonte, il più antico dell’Ottocento – e che fu la primitiva basilica. La Cattedrale ospita inoltre un secondo edificio di culto autonomo, il Tesoro di San Gennaro, che accoglie le reliquie del santo.

 

La struttura della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli

 

Nel 1349, pochi decenni dopo la consacrazione, un terremoto distrusse il campanile la facciata che venne ricostruita nel XV secolo in stile gotico. Nella facciata a salienti  si aprono tre portali gotici sormontati da cuspidi ornate da sculture in marmo. Al di sopra del portale centrale, sorretto da leoni stilofori di Tino di Camaino, campeggia un rosone cieco che ospita la statua di un Cristo benedicente; mentre i portali laterali appartengono allo scultore Antonio Biboccio di Piperno.

Il portale di destra viene aperto solo durante le festività per San Gennaro. La Chiesa di Santa Maria Assunta presenta una pianta a croce latina con tre navate scandite da otto pilastri in cui sono incorporati i resti di colonne romane su cui si impostano archi ogivali decorati con marmi e stucchi.

Il soffitto della navata principale ha una volta cassettonata in legno intagliato e dorato mentre, sulle pareti sono ospitati i dipinti di Luca Giordano. Tra la navata centrale e la prima campata della navata di sinistra si trova il fonte battesimale di cui la parte inferiore di provenienza ellenistica e quella superiore datata al 1618; la stessa campata inoltre, è l’unica a mantenere il suo aspetto gotico originario. Le navate laterali invece, presentano volte a crociera decorate secondo i dettami dello stile barocco e ospitano dieci cappelle ed altari che testimoniano l’evoluzione pittorica e scultorea della città dal XIII al XIX secolo.

 

Le Cappelle di Santa Restituita e il Tesoro di San Gennaro

 

Tra le cappelle presenti nella cattedrale di Napoli, due in particolare rivestono importanza maggiore. La prima è la terza cappella della navata sinistra che risulta essere una vera e propria basilica ovvero, la basilica di Santa Restituita, di origine paleocristiana che fu la chiesa cattedrale originaria di Napoli. I restauri condotti da Arcangelo Guglielmelli nel Seicento, ne determinarono l’attuale aspetto barocco.

La seconda, posta specularmente alla prima, è la cappella del Tesoro di San Gennaro che risale alla prima metà del XVII secolo ed è la maggiore espressione artistica della città nel Seicento. Il cancello e il pavimento furono disegnati da Cosimo Fanzago. L’altare maggiore in porfido fu realizzato da Francesco Solimena nel 1667 e nelle nicchie con sportelli argentei poste dietro l’altare si trovano le ampolle contenenti il sangue di San Gennaro.

Dal 2003, alcuni ambienti adiacenti alla cappella ospitano il Museo del Tesoro di San Gennaro.

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