Chiesa di Santa Maria delle Grazie Verificato
La Chiesa di Santa Maria della Grazie a Pozzuoli venne edificata in Piazza Maggiore agli inizi del XVI secolo sulla meravigliosa insenatura del golfo di Napoli.
Storia e origini della Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Questa zona della costa tirrenica è stata colpita nei secoli da diversi terremoti che hanno causato gravi danni, comportando il crollo di tantissime strutture anche di tipo religioso.
Pare, infatti, che la Chiesa di Santa Maria delle Grazie sia sorta proprio per sostituire le chiese di Sant’Agnese e Sant’Agata, irreparabilmente colpite dal susseguirsi di eventi sismici. L’edificio religioso venne dedicata alla visita ad Elisabetta da parte della Vergine Maria.
La struttura venne integrata da un ospedale destinato ai malati che frequentavano le terme vicine, e l’edificio era così vicino alla struttura che ne prese da questa il nome.
Santa Maria delle Grazie: la Chiesa vista mare
La più antica delle parrocchia della città risalente al 1624, ebbe tuttavia non poche sfortune. Dal 1825 vennero infatti disposti costantemente lavori di restauro perché l’esposizione al mare rendeva la struttura spesso umida, e succedeva non poche volte che questa si allagasse per via delle mareggiate. Venne addirittura chiusa nel 1858 a causa degli stessi disagi.
Volendo risolvere “dalle fondamenta” questo problema, il Comune di Pozzuoli decise di affidare i lavori di rifacimento ad Achille Catalano, il quale propose di demolire la chiesa per ricostruirla nella stessa posizione rialzando il suo ingresso con spaziose gradinate.
Questa proposta suscitò parecchio scalpore, tanto che si pensò addirittura di sostituire il povero architetto, per evitare che la Chiesa venisse ricostruita nello stesso punto precario.
Il progetto andò comunque a buon fine, sebbene la Chiesa di Santa Maria delle Grazie è ora il risultato di ulteriori interventi migliorativi volti a riparare ed abbellire la struttura.
L’esterno
Il luogo di culto si presenta all’esterno con una grande vetrata del 1958, che ritrae l’apparizione a Bernadette della Vergine Maria inserita nel 1958. La facciata è inoltre arricchita dal campanile collocato alla sinistra dell’ingresso principale. Si aggiungono, una meridiana e una lapida che ci racconta della fugacità della vita e del poco tempo a disposizione degli uomini.
L’interno
Al suo interno, la Chiesa si articola in tre navate. La volta a botte copre la navata centrale, decorata da motivi floreali e nel transetto è arricchito dall’altare dell’Ultima Cena dipinto nel 1760. Infine, oltre l’abside si può ammirare un dipinto della Vergine Maria ad Elisabetta e sulla sinistra si trova il battistero marmoreo aggiunto nel 1737.
