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Cattedrale di San Lorenzo

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Edificata sul finire del XII secolo, la Cattedrale di San Lorenzo, è il monumento più importante di Viterbo ed è luogo di culto di riferimento per tutta la comunità.

 

La storia della Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo

 

Elemento distintivo all’interno del Polo monumentale del colle del Duomo, la chiesa si impone maestosa su una delle colline del viterbese e pare sorga sulle rovine di un tempio pagano un tempo dedicato ad Ercole.

Sebbene la Chiesa fosse già stata edificata intorno all’800 e dedicata all’allora santo patrono, i lavori di rifacimento della struttura furono intrapresi nel 1192 e permisero di ammirare la straordinaria architettura che oggi domina su Piazza San Lorenzo a Viterbo.

La Cattedrale acquisì nel tempo ulteriore prestigio, soprattutto quando il Papa decise di spostare nell’area adiacente al luogo di culto il Palazzo dei Papi e diede lì sepoltura ad Alessandro IV, e a Giovanni XXI.

 

Tanti stili per l’esterno della Cattedrale

 

La Cattedrale di San Lorenzo è il risultato di trasformazioni, manutenzioni e rinnovamenti intervallati nei secoli, che permettono di godere oggi dello straordinario mix di stili e correnti artistiche.

Già dall’esterno, la facciata non presenta i suoi tratti originari, poiché è stata completamente ricostruita nel 1570. Ha oggi tre aperture simmetriche, che hanno sostituito i tre rosoni centrali, un tempo dal profilo tradizionalmente romanico ed oggi chiaramente rinascimentale.

Sul lato si trova il campanile, eretto nel 1369 in stile gotico. Infatti, mostra le bifore del tardo medievale e la bicromia bianco-azzurra tipica del medievale toscano.

Gli interni della Cattedrale e la matrice romanica

L’interno della Cattedrale è la parte che meno è stata alterata da restauri e rifacimenti, per questo mantiene l’architettura d’origine. Le due navate laterali affiancano l’ampiezza della navata centrale, e il loro contatto è intervallato da dieci colonne coronate da raffinati capitelli romanici. Dalle colonne, inoltre, si innalzano archi a doppia ghiera. 

Particolare è il pavimento della navata centrale, di tipo cosmatesco, una varietà ornamentale così chiamata dal nome della famiglia di marmorari che la produceva.

 

Una storia di restauri

 

Come buona parte del patrimonio storico-artistico italiano, anche la Cattedrale si San Lorenzo di Viterbo subì diversi danni nel corso del secondo conflitto mondiale. La struttura dovette essere in buona parte restaurata, e in parti totalmente ricostruita. E’ questo il caso della zona presbiteriale, per la quale si è comunque cercato di mantenere lo stile del X secolo.

Oggi è possibile deliziarsi dell’unicità della Cattedrale di Viterbo che, alternando gli stili romanico, gotico e rinascimentale, è uno dei monumenti più belli e originali di sempre.

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