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Basilica Cattedrale di San Cataldo Verificato

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La Cattedrale di San Cataldo a Taranto, è la più antica cattedrale in Puglia e fu intitolata, in un primo momento, a Santa Maria Maddalena e, in seguito, a San Cataldo Vescovo. Edificata dai bizantini durante la seconda metà del X secolo, per volere dell’imperatore Niceforo II Foca

 

La Storia della Cattedrale di San Cataldo a Taranto

 

Verso la fine dell’XI secolo l’edificio costruito dai bizantini venne rimpiazzato dall’attuale cattedrale a pianta basilicale. Tuttavia la vecchia costruzione mantenne alcune parti, come l’abside, l’altare, mentre la vecchia navata divenne il transetto.

All’architetto leccese Mauro Manieri fu affidata la ricostruzione della facciata in stile barocco, nel 1713.

Nell’ottobre 1964 la Cattedrale fu elevata alla dignità di basilica minore da papa Paolo VI.

I muri esterni, di stile semplice, sono ornati da una serie di archetti a specchiature, dove all’interno venivano disposti conci bicolori che creano figure geometriche.

L’antica facciata doveva riprodurre simili forme. Qui si dovevano aprire probabilmente tre portali in stile romanico, mentre Altri due portali si aprivano lungo le pareti laterali.

Nel XII secolo fu ultimato il campanile normanno che in seguito venne distrutto dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952 che riprende le forme di quello più antico.

 

 L’Architettura della Cattedrale

 

La facciata settecentesca attuale della Cattedrale di San Cataldo a Taranto è divisa in maniera orizzontale da un architrave spezzato di stile barocco. Sui tronconi sono posti due angeli che guardano il rettangolo del finestrone centrale sul quale emerge la statua in pietra di San Cataldo. In basso è presente il portale sulla cui trabeazione è incastonato lo stemma dell’arcivescovo Gian Battista Stella.

Nelle fasce laterali divise in campi rettangolari sono presenti quattro nicchie contenenti le statue di San Pietro Apostolo e San Marco poste in basso ai lati del portale, e di San Rocco e Sant’Irene in quelle superiori. Le nicchie sono sovrastate da medaglioni culminanti a conchiglia. Il finestrone è contornato da decorazioni floreali ed affiancato da due colonne avvolgenti. Due angioletti adoranti fiancheggiano la statua di San Cataldo che sormonta il finestrone. Sull’architrave del grande portale fu inserito lo stemma dell’arcivescovo Stella che caldeggiò la realizzazione dell’opera.

La cripta, del periodo normanno, presenta un impianto cruciforme. È divisa da due navate, con colonne basse sormontate da lastre che fungono da capitelli, sulle quali poggiano le volte a crociera a sesto rialzato di epoca tarda. Intorno si aprono delle piccole finestre, oggi ostruite dalle costruzioni esterne.

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