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Benvenuto a Calimera!

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Calimera è una città della Grecìa Salentina le cui origini sono incerte, ma sono riconducibili cronologicamente, anche in base ai monumenti megalitici che ne caratterizzano il territorio, all’Età del Bronzo.

 

La storia di Calimera

 

La nascita di Calimera come agglomerato urbano si deve alle presunte colonizzazioni bizantine e greche, che hanno segnato il territorio con un dialetto di matrice ellenistica.

Originariamente, la città era legata allo svolgimento di attività marginali dell’agricoltura a motivo della povertà del suo feudo.

Si prediligeva infatti la produzione del carbone, che vantava la supervisione di un apposito santo: il protettore San Biagio.

Le primissime vie cittadine erano strutturate in modo contorto e irregolare, probabilmente a motivo di difesa contro scorribande e agguati, ma col passare degli anni la città si popolò di vie sempre più diritte e agevoli.

 

Fino al XIX secolo, il territorio era completamente ellenofono ma a partire dal XX secolo si iniziò a diffondere la lingua italiana grazie all’apertura delle prime istituzioni scolastiche.

L’abitudine di esprimersi in griko si iniziò a perdere dal Secondo Dopoguerra, un periodo in cui sempre più famiglie iniziarono a smettere di parlare l’idioma principale della zona per paura che i più piccoli fossero scoraggiati dall’apprendere l’italiano.

Il carattere griko perse sempre più importanza con l’avvicinarsi dell’era moderna, ma attualmente si presta molta attenzione alla riscoperta delle origini locali, che valorizzano la storia antica di Calimera.

 

Cosa vedere: monumenti ed edifici

 

Calimera vanta una serie di edifici e monumenti che narrano la storia e le tradizioni della città.

Tra i luoghi di interesse:

 

  • Chiesa Madre di San Brizio: costruita in pietra leccese sulle rovine di un tempio antico, include una torre campanaria a quattro piani.
  • Stele di Calimera: realizzata in marmo attico, reca un bassorilievo che raffigura il Saluto di Patroclia.
  • Dolmen Placa: un monumento megalitico che sorge a 3 chilometri dalla città, nelle campagne esterne che costeggiano la strada per Melendugno.

 

Cosa fare a Calimera: tra storia, natura e folclore

 

Oltre ai monumenti, è possibile trascorrere piacevoli momenti di ristoro e di apprendimento grazie alle varie organizzazioni e spazi presenti nel territorio.

Il Museo della Civiltà Contadina, attraverso una raccolta di foto e oggetti antichi, narra la storia di Calimera nelle sue sfaccettature più semplici come gli ambienti domestici, i mestieri e gli aspetti architettonici.

 

Un occhio di riguardo anche per il mondo della natura, con il Museo di Storia Naturale del Salento che si radica nel territorio attraverso attività didattiche, di ricerca e di divulgazione scientifica che prendono luogo in oltre 2.000 mq di area espositiva che opera in ambito di Astronomia, Mineralogia, Botanica e studio di Insetti, Anfibi, Rettili e Uccelli.

Ad un solo chilometro da Calimera, il Parco La Mandra offre un vasto spazio verde nel quale poter fare attività fisica e di ricreazione grazie al Percorso Natura Sprint e alle zone pic nic disposte nella pineta.

 

Suggestiva e deliziosa, la tradizione di Calimera incanta i suoi visitatori e i suoi abitanti grazie alla Festa Patronale di San Brizio che illumina la città con splendide coreografie colorate di luminarie, e col sapore dolce e genuino della Patata Zuccherina, tipica della zona.

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