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Benvenuto a Oria!

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La storia di Oria affonda le sue radici in tempi remoti. Secondo Erodoto, storico e filosofo degli anni 400 a.C. fu fondata dai cretesi naufragati sulle coste salentine, i quali eressero la loro città su un colle, battezzata con il nome Hyria.

Un altro noto studioso del ‘700, Gaspare Masserquà Papatodero, sostenne, invece, che la fondazione della città risale al 1007.

 

La storia e le origini di Oria: dall’età arcaica al medioevo

 

Un fatto certo è che la città di Oria, agli esordi poco più di un insediamento, cominciò la sua espansione intorno all’VIII secolo a.C., quando la popolazione si insediò stabilmente, costruendo diverse capanne. Due secoli più tardi, nel VI a. C. secolo si comincia a parlare di città vera e propria con edifici pubblici e templi:

  • di questo periodo fa parte uno dei più importanti santuari messapici, il Santuario di Monte Papalucio, in cui sono state rinvenute le monete e le ceramiche votive dell’epoca, il muro di cinta della città e i corredi funerari rinvenuti per merito di alcuni scavi, molti di essi esposti nel Museo Archeologico di Oria e dei messapi;
  • nei secoli successivi, Oria è stata conquistata dai romani che approfittarono dell’indebolimento dei messapi e tarantini in guerra tra loro. Di questo periodo sono testimoni le monete raffiguranti Eros, il fulmine di Zeus, Ercole e altri simboli collegati agli dei;
  • del medioevo ci sono numerose testimonianze della forza della comunità ebraica dell’epoca, insediata dal VII al XII secolo d. C. da cui emergono i migliori ed illustri poeti, medici e filosofi.

In questi ultimi cinque secoli, Oria fu presa d’assalto dai longobardi, bizantini e saraceni ed, infine, rasa al suolo. Molti dei suoi abitanti, tra oritani ed ebrei, furono fatti schiavi e deportati in Africa. In seguito, la città fu conquistata dai Normanni, all’epoca sotto Federico II, divenne, in seguito, feudo degli Orsini del Balzo, la cui famiglia iniziò opere di restauro ed abbellimento.

L’epoca storica che ha contribuito alla ricostruzione di Oria e alla sua ascesa esponenziale ha inizio nel settecento, periodo in cui furono restaurati molti monumenti della città, fu costruita la Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo e abbellito il Castello di Oria, edificato precedentemente dai normanni.

 

Cosa vedere: monumenti, musei ed edifici storici

 

Oria è una splendida città ricca di storia e cultura, di cui molte testimonianze restano nei suoi edifici, castelli, chiese e musei. Di grande importanza e rilievo troviamo, oltre ai già citati castello svevo e la chiesa madre, il Sedile di Oria (ex palazzo del seggio), oggi sede di esposizione di opere d’arte contemporanee, e la Diocesi, o Palazzo vescovile, che custodisce reperti archeologici di grande rilievo. Da non perdere inoltre il polmone verde della città, il parco Montalbano.

Ricca di una radicata tradizione pugliese, quella dell’olio, Oria è la città che ospita il Museo dell’olio e delle tradizioni, un frantoio ipogeo aperto alle degustazioni.

 

Cosa fare a Oria: eventi, sagre e enogastronomia

 

Comune a tutte e città della Puglia, la gastronomia è il fiore all’occhiello della città. La cucina tipica è quella pugliese, contaminata dalla vicinanza dei comuni limitrofi della subregione dell’Itria. Tipico di Oria, invece, è La Scarpetta, un dolce tradizionale diffuso dalle suore Benedettine nel ’800, mentre comune a molte altre città sono le croccanti fave fritte, spesso servite con un aperitivo.

Le feste non mancano di certo nella bella cittadina. L’evento maggiormente sentito dai cittadini oritani è certamente la festa patronale in onore di San Bersanofio ma, come giusto che sia in una tipica realtà pugliese, non può mancare il vino, il “nettare degli dei” protagonista tutti gli anni della squisita sagra dell’uva e del vino locale farà divertire ed entusiasmare cittadini e turisti.

 

Si ringrazia Debora Mele per la gentile concessione del materiale fotografico

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