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Castello Boncompagni Viscogliosi Verificato

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Il Castello Boncompagni Viscogliosi situata ad Isola del Liri è un imponente complesso architettonico della provincia di Frosinone.

 

Storia & origini

 

Il Castello sorge su un masso di travertino che sbarra il fiume Liri e lo divide in due rami da cui nascono due cascate: la Cascata Verticale a sud e la Cascata del Valcatoio ad ovest; entrambe hanno la peculiare caratteristica di essere le uniche al mondo a sfociare nel centro abitato. Le prime notizie del Castello risalgono all’XI secolo quando i monaci di Montecassino qui insediati, trasformarono in luogo di preghiera alcune rozze costruzioni preesistenti sul sito. Nel XV secolo la pianura di Sora, luogo che ospita il Castello, venne investito della dignità di contea e quindi di ducato; il primo duca che risedette stabilmente nella fortezza fu Leonardo Della Rovere, nipote di papa Sisto IV.

I Della Rovere restarono nel Castello fino a quando nel 1579 papa Gregorio XIII acquistò  il ducato di Sora anche per implementare il censo del figlio Jacopo che sposò una contessa. Jacopo Boncompagni dunque, divenne Duca di Sora e ampliò e abbellì il Castello. Nel 1796 Antonio Maria Boncompagni a causa del contesto storico e dei disagi fiscali, decise di vendere il Ducato al Re di Napoli e da allora divenne Palazzo Reale.

Tre anni dopo, nel 1799 l’esercito francese di passaggio da Isola del Liri verso il territorio Lombardo-Veneto verso cui era diretto, assediò e conquistò la cittadina e il Castello subì ingenti danni. Fu ceduto a degli industriali per diventare un luogo di produzione fino al 1924 quando l’Ing. Angelo Viscogliosi lo acquistò. A lui si deve la rinascita della Castello e della cappella di Santa Maria delle Grazie, il riassetto dei giardini, il salvataggio della Cascata Verticale; i figli, continuarono l’opera di manutenzione e restauro, rendendo fruibile la fortezza al pubblico e inoltre, misero a disposizione della devozione degli Isolani la Cappella delle Grazie.

 

La struttura

 

Il Castello Boncompagni Viscogliosi ospita opere di particolare interesse artistico come la Cappella dedicata alla Maria delle Grazie che fu edificata da Ippolita Ludovisi agli inizi del Settecento dove sorgeva l’antica chiesa dedicata a San Lorenzo che fu distrutta nel 1656 e ricostruita successivamente al di fuori delle mura del Castello. Mentre, lo straordinario parco fu annesso alla fortezza solo nell’Ottocento infatti vi aleggia un gusto romantico, come è possibile vedere nel piccolo giardino pensile che si affaccia sulla cascata.

La fortezza ospita al suo interno una sala chiamata il Salone dei 18 paesi voluto da Giacomo Boncompagni il quale, orgoglioso del suo feudo, volle far rappresentare sulle pareti tutti i paesi del suo ducato. Le vedute a volo d’uccello sono non solo decorate ad affresco ma come altorilievi in stucco, con una particolare attenzione nella resa della topografia e dei monumenti.

I dipinti della Sala più grande del Castello furono commissionati ancora da Giacomo Buoncompagni nell’ultimo decennio del Cinquecento ma la sala risale al periodo quattrocentesco. Il soggetto iconografico dell’intera decorazione è un ciclo di storie del Vecchio Testamento in cui gli episodi veterotestamentari alludono alle vicende personali del committente. 

Al giorno d’oggi, il Castello ospita anche eventi e matrimoni.

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