Chiesa Matrice di Santa Maria della Natività
La Chiesa Madre di Santa Maria della Natività è il principale luogo di culto della comunità religiosa di Noci, centro abitato della Città Metropolitana di Bari.
La storia della chiesa
Situata nel cuore storico della cittadina in Piazza Plebiscito, la chiesa, originariamente denominata Sancta Maria de Nucibus, secondo la tradizione popolare venne costruita di fianco a un albero di noce nel punto in cui il Principe Filippo I D’Angiò ebbe un’apparizione della Vergine Maria.
La data di costruzione dell’edificio è tuttavia incerta, i primi documenti che ne parlano risalgono al 1180, quando l’arcivescovo di Bari riconobbe la chiesa sotto la giurisdizione del vescovo di Conversano.
Successivamente alla sua costruzione la chiesa subì numerose modifiche come quelle apportate durante la dominazione angioina da Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona nel 1470.
Altri lavori vennero effettuati a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo con la modifica del prospetto principale e la ricostruzione del campanile sui resti di un’antica torre normanna. Dell’originaria chiesa, realizzata secondo lo stile gotico, resta solamente una parte della Cappella della Trinità.
L’esterno della Chiesa Madre di Noci
La facciata originaria della Chiesa Madre era anticamente realizzata in stile tardo-gotico, successivamente, tra la fine del ‘700 e gli inizi del’800 con la costruzione delle navate laterali questa venne innalzata e vennero aggiunte due finestre di forma ovale che ne modificarono l’aspetto. In seguito nel 1826 si completò la trasformazione del prospetto con la realizzazione di un grande timpano con tre statue poste ai vertici che conferì alla struttura l’odierno aspetto in stile neoclassico.
Nella parte centrale della facciata è presente un grande portale risalente al 1470 sormontato da una lunetta in cui è rappresentato Cristo che incorona la Vergine. Sulla cuspide è situato un busto raffigurante il Padre Eterno realizzato in epoca posteriore.
Tra il portone centrale e il timpano si può ammirare il rosone formato da dodici sezioni arricchite da bassorilievi.
Completa la struttura esterna della chiesa il campanile alto ben 35 metri e costruito tra il 1758 e il 1761 da manovalanza locale.
L’interno della chiesa
La chiesa è composta internamente da tre navate con il coro e l’altare sopraelevati. Guardandosi intorno si noteranno numerose tele, opere in pietra e il fonte battesimale policromo mentre sollevando il capo si possono ammirare sulle vele della volta notevoli affreschi risalenti al XV secolo.
Nel presbiterio, alle spalle dell’altare maggiore è situato un polittico realizzato in pietra locale e legno risalente alla fine del XV secolo commissionato da Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona e composto da 9 statue lapidee di pregevole fattura.
Completano la struttura interna della Chiesa Madre le due cappelle, quella della Vergine di Loreto e quella della Trinità. Nella prima è situata una notevole opera dello scultore Stefano da Putignano raffigurante la Madonna in trono col Bambino risalente al 1505 mentre, nella seconda cappella è situato un ciclo pittorico e una pala d’altare del XVI secolo.
