La cittadella fortificata di Acaya è l’unica del meridione che sia riuscita a mantenere il suo aspetto seicentesco dopo secoli di guerre.
Storia della cittadella fortificata di Acaya
La cittadella fortificata si trova nella piccola frazione di Vernole, Acaya, che in origine si chiamava Sengine è un borgo di origine medievale facente parte della contea di Lecce dal XII sec. Fu un feudo di Carlo II d’Angiò e Gervasio Acaya.
La famiglia Acaya divenne molto importante per il borgo, fece infatti costruire le cinta di mura a difesa della città, tre grandi bastioni e baluardi intorno al castello.
Struttura della cittadella
La cittadella fortificata ha una disposizione ortogonale, il cui centro storico è costituito da sei strade parallele (sud-nord), larghe 4 mt e tre strade perpendicolari alle precedenti (est-ovest), di cui due ai lati esterni ed una al centro, tanto da dividere il piccolo borgo storico in due parti.
Le mura della cittadella fortificata sono fatte in pietra leccese ed hanno una base inclinata (scarpa). L’antico fossato del castello è scavato nella pietra calcarea.
L’ingresso alla cittadella fortificata di Acaya
Per accedere alla cittadella fortificata si passa per l’unico portale presente, del 1535, nel quale si possono ancora vedere gli incassi del portone. Sulla facciata della porta d’ingresso alla cittadella fortificata, vi sono vari blasoni e i vessilli imperiali di Carlo V. Sulla sommità della porta vi è la statua del protettore della città durante il 700, Sant’Oronzo.
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