Cripta del Crocefisso
La Cripta del Crocefisso e le ruderi del Convento si trovano aperta campagna in contrada Manfio, sopra una collina, al confine tra Casarano, Taurisano e Ruffano, un ipogeo popolato già in età preistorica tramutato dai bizantini in luogo di culto.
Planimetria della Cripta del Crocefisso
Nella cripta vi sono testimonianze di epoca paleolitica (graffiti) e fossili Neolitici che coabitano con le pareti affrescate della grotta. La Cripta è ottenuta in una caverna naturale che dopo l’ingresso si divide in due zone, una a destra più larga e corta è da sempre destinata a Capella, con un altare sul fondo, a sinistra c’è un’area più stretta che scende in basso verso l’interno ed una parte che veniva adibita a cimitero dai monaci.
Nelle vicinanze vi sono i ruderi del Convento che sono appartenuti prima ai monaci Basiliani e in seguito agli Olivetani.
La grotta
La grotta sorge sulle rovine del vecchio convento, sono ancora riconoscibili al suo interno, il focolare, la cucina ed altri elementi come una colonna con un capitello rappresentante dei volti.
Si presuppone che vi siano state delle modifiche strutturali inerenti il tetto, che contrariamente a strutture simili della zona si presenta con una volta a botte in muratura. Molto probabilmente la Cripta è risalente al IX-X sec., è stata lasciata a sé stessa ed oggi permane in uno stato di decadimento.
Ultimamente ad opera di anonimi vi sono state addotte modifiche e sistemazioni senza alcun parametro, infatti parte degli affreschi bizantini sono stati imbiancati.