Grotta di Curtomartino Verificato
La Grotta di Curtomartino è una delle più importanti risorse archeologiche di Acquaviva delle Fonti. Tipico esempio di grotta carsica è oggi oggetto di un importante progetto per la sua valorizzazione, in quanto unisce insieme elementi ambientali e reperti archeologici di rilevanza storica e antropologica.
Il paesaggio esterno della Grotta di Curtomartino ad Acquaviva
Un vero e proprio monumento naturale risalente al paleolitico, la Grotta di Curtomartino è una delle innumerevoli meraviglie naturali che caratterizzano la Puglia.
Intorno e all’esterno di essa cresce vigorosa la vegetazione di erbe aromatiche, graminacee ed orchidee che, tra i profumi ed i colori che si alternano nel corso delle stagioni, regalano ai visitatori l’esperienza di un percorso sensoriale sin dal primo istante.
I reperti che testimoniano il passaggio dell’uomo del paleolitico
La conformazione della grotta, la cui peculiarità risiede nelle sue rocce calcaree, stalattiti e stalagmiti che la circondano e ne identificano i fenomeni carsici al suo interno, le conferisce il titolo di sito archeologico tra i più rilevanti della regione ma non è l’unico spettacolo che si mostra davanti allo sguardo dei visitatori; i chiari segni del passaggio dell’uomo del paleolitico superiore sono ritrovati nei grafemi lineari e nei disegni zoomorfi rilevati al suo interno.
L’estensione e la durata della visita
Il sito è ancora oggi oggetto di rilevamenti e di scavi atti ad individuare ulteriori elementi significativi nel mondo archeologico ed antropologico. La sua estensione di oltre 50 metri e la larghezza di oltre 20 metri è solo una minima parte fino ad ora esplorata. Nelle aree ancora vergini, la Grotta di Curtomartino mostrerà un nuovo ed entusiasmante aspetto di sé e sarà protagonista di scoperte di importanza mondiale, svelando i suoi segreti celati in profondità. La grotta è aperta a tutti i visitatori che vorranno ripercorrere la storia millenaria dell’uomo.