L’ingrediente principale della foja fritta (o paparina) è la pianta del papavero, raccolta prima della fioritura, e utilizzata dalle massaie salentine per rendere una pietanza povera una ricetta ottima e gustosa.
La gente più povera raccoglieva facilmente questa pianta selvatica e la cucinava altrettanto semplicemente, per imbandire, insieme ad altri prodotti tipici, le tavole salentine di servitù e contadini.
Considerata una delle ricette più caratteristiche del territorio, ‘a foja fritta o paparina richiede pochi passaggi per la sua preparazione.
Ingredienti
- piante di papavero
- olio
- aglio
- olive nere
- sale
- peperoncino
Preparazione
Una volta raccolte le piante di papavero o paparine, lavatele accuratamente e lasciatele bollire in acqua per alcuni minuti. Una volta terminata la cottura, pressate le verdure fino a renderle un composto omogeneo.
Lasciatelo, poi, soffriggere, con aglio, olio e sale per circa 15 minuti e aggiungete alla fine olive e peperoncino.
Si consiglia di servire il piatto con del pane casereccio e gustare questa tradizionale bontà salentina, prodotto dell’impressionante inventiva delle contadine di Tricase.
Un piatto povero per la nobiltà di Tricase
Il piatto tipico, che era, in origine preparato soltanto con verdure cotte in aglio, olio e sale, venne rivisitato in un secondo momento prevedendo poi l’aggiunta di olive, capperi, peperoncino, salumi e tutto ciò che la terra offriva.
Dobbiamo questa rivisitazione al forte interesse dei ricchi nobili del tricasino che la pietanza attirò, i quali desideravano sperimentare la cucina contadina, reputata da tutti così gustosa. La volontà di fare bella figura e proporre un prodotto veramente gustoso, portò la servitù ad aggiungere quel che serviva per trasformare un piatto già buono in un vero e proprio godimento per il palato.
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