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Benvenuto a Noci

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Noci è un comune facente parte della città metropolitana di Bari che sorge nella parte meridionale delle Murge e fa parte dei comuni della Valle d’Itria e della bellissima Terra dei Trulli.

 

La storia del comune

 

Le origini del comune di Noci sono avvolte nel mistero, secondo le più recenti ricerche si ritiene che la sua fondazione risalga ell’epoca normanna quando venne realizzata una torre divenuta poi il campanile della chiesa madre. Di quell’antica torre oggi è possibile ammirare solamente una parte del basamento e una feritoia.

Il più antico documento che parla della cittadina risale al 1180 e venne scritto dall’arcivescovo Rainaldo di Bari in cui riconosceva e assoggettava la Chiesa di Santa Maria delle Noci al vescovo di Conversano, Cafisio. Ulteriori citazioni sono contenute all’interno dello “Statutum de reparatione castrorum” del 1240, dove l’imperatore Federico II di Svevia ordina alla popolazione maschile di Noci di partecipare alla manutenzione del castello di Ruvo e all’interno delle “Cedole Angioine” del 1340 in cui viene menzionato il Casale Sancte Marie de Nucibus.

Durante la dominazione angioina il centro abitato conobbe una notevole crescita grazie a un’attenta riorganizzazione economica e difensiva testimoniata da alcuni edifici e dalle mura difensive edificate nel corso del XIV secolo, ciò contribuì ad attirare la popolazione dei casali circostanti.

Agli inizi del XV secolo la popolazione si ribellò alla supremazia della contessa Margherita del Balzo e nel 1407 ottenne da re Ladislao I lo scioglimento di tutti i vincoli feudali e il conseguente titolo di città regia. La libertà della Terra di Noci durerà solamente sino al 1440 quando verrà conquistata da Antonio e Giacomo Caldora che la consegneranno al principe di Taranto Antonio Orsini del Balzo che a sua volta, nel 1456, la cederà come dote alla figlia Caterina.

A partire dal XVI secolo il territorio di Noci è al centro di una continua disputa con il vicino centro di Mottola per la rivendicazione di alcuni territori, tale controversia comincerà a volgere al termine dal 1726 quando venne annessa al centro abitato di Noci una buona parte dei territori di Mottola e solamente nel 1739 troverà conclusione con la stipula dell’”Instrumento di partaggio”.

Nel 1799 Noci, in seguito alle numerose pressioni e al timore di incappare in un massacro da parte dei francesi come quello avvenuto nelle vicinanze di Bari, si sottomise alla neonata Repubblica Partenopea.

Successivamente la cittadina visse la stessa storia del resto dell’Italia Meridionale con l’annessione al Regno d’Italia.

 

Cosa vedere a Noci, i monumenti civili e religiosi

 

Il territorio di Noci è ricco soprattutto di edifici religiosi, nel cuore storico della cittadina si trova la Chiesa Madre di Santa Maria della Natività che al suo interno ospita numerose bellezze come il polittico in pietra locale e legno. A pochi chilometri di distanza è invece situata sulla cima di una collinetta l’antica Chiesa di Santa Maria di Barsento.

Una caratteristica della città sono le tipiche e numerose “gnostre”, antiche viuzze che in seguito all’espansione urbanistica del XVIII secolo vennero chiuse su tre lati dando vita a piccoli spazi situati tra le abitazioni. Simbolo cittadino è la Torre dell’orologio risalente all’inizio del XIX secolo e situata di fronte alla Chiesa Matrice. Nei dintorni di Noci sono presenti inoltre numerose dimore storiche tra cui la masseria Vecchia Mastro Marco, il Casino Montone e Villa Lenti.

 

Eventi e piatti tipici

 

Molteplici sono gli eventi che arricchiscono la vita culturale di Noci, tra questi la sagra del vino novello e delle castagne conosciuta come Bacco nelle Gnostre che come si può ben intuire dal nome si tiene nelle tipiche corti presenti nel centro storico durante il primo weekend del mese di novembre. Uno degli eventi più sentiti dalla comunità religiosa del paese è la Festa di Santa Maria della Croce ogni anno dal 2 al 4 maggio.

Tra i tipici sapori della cucina locale spicca l’agnello in fricassea, un gustoso secondo piatto con carne d’agnello e uova tipico del periodo pasquale.

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