Maschio Angioino Verificato
Conosciuto come Maschio Angioino, Castel Nuovo è un castello medievale di Napoli edificato nel 1266 da Carlo I d’Angiò.
Maschio Angioino: la storia e le origini di Castel Nuovo
Carlo I d’Angiò dopo aver sconfitto gli Svevi salì al trono di Sicilia e trasferì la capitale da Palermo a Napoli. Giudicando inadeguate le strutture presenti nella città partenopea, nel 1266 volle edificare Castel Nuovo. La residenza reale fu chiamata Castrum Novum per distinguerla dagli altri castelli presenti nella città ovvero, Castel dell’Ovo, Castel Sant’Elmo e Castel Capuano.
In seguito, nel 1443 quando Napoli passò sotto il controllo degli Aragonesi, Alfonso d’Aragona volle centralizzare il potere regale nel castello e dotarlo di una magnifica corte tanto da competere con quella di Lorenzo il Magnifico. In questa fase le torri del castello precedentemente a pianta quadrata assunsero un aspetto cilindrico e l’ingresso venne dotato di un arco trionfale – capolavoro del Rinascimento napoletano – ad opera di Francesco Laurana.
L’architettura e le opere d’arte del castello medievale di Napoli
Il Castel Nuovo presenta una pianta trapezoidale irregolare ed è delimitato da cinque torri con merli su beccatelli. Le tre torri rivolte verso Piazza Municipio sono le torri di San Giorgio, di Mezzo e di Guardia mentre, quelle rivolte verso il mare sono le torri dell’Oro e del Beverello. Tra le due torri che inquadrano l’ingresso venne posto un arco di trionfo in marmo esemplato sugli archi trionfali romani che celebra l’ingresso di Re Alfonso a Napoli. L’arco inferiore è inquadrato da colonne corinzie binate e illustra sui fianchi i rilievi con Alfonso tra i congiunti, i capitani e i grandi ufficiali del regno; l’arco superiore che si sovrappone al primo, presenta colonne ioniche binate.
Sull’attico sono visibili le statue delle quattro Virtù entro nicchie sormontate da un coronamento a timpano semicircolare con Figure dei fiumi e in cima la statua di San Michele. Del nucleo angioino resta la Cappella Palatina affrescata da Giotto intorno al 1330 con le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e di cui non resta molto. Attualmente il Maschio Angioino è sede del Museo Civico ed offre un percorso museale che si snoda attraverso dipinti e sculture del Rinascimento, del Barocco e dell’Ottocento napoletano ed ospita mostre ed esposizioni temporanee.