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Museo Nazionale di Capodimonte Verificato

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Il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli, situato nella reggia omonima, ospita gallerie d’arte antica e contemporanea.

 

Museo di Capodimonte, la galleria d’arte nella Reggia di Napoli

 

Nel 1738 il Re Carlo di Borbone avviò i lavori di costruzione di un palazzo che doveva essere adibito a museo, per ospitare l’ampia collezione Farnese (ereditata dalla madre, Elisabetta Farnese appunto) e che vanta nomi illustri della storia dell’arte tra i quali Raffaello, Parmigianino, Tiziano, El Greco, Ludovico Caci, Guido Reni ecc. e il restante composto da acquisizioni borboniche.

Nel 1799 con l’arrivo a Napoli dei francesi molte opere vennero depredate  e l’inizio del decennio francese nel 1806 vide l’abbandono definitivo della struttura come polo museale a favore dell’assunzione di un ruolo abitativo: le opere furono spostate all’interno del Palazzo degli Studi mentre, per arredare le nuove sale vennero impiegati dipinti provenienti da monasteri soppressi, in particolare quelli di Santa Caterina a Formiello, Monteoliveto e San Lorenzo. Date le circostanze infatti, Gioacchino Murat ipotizzò la creazione di una galleria napoletana a Capodimonte.

Successivamente nel 1815 con la restaurazione dei Borbone, il palazzo continuò ad essere utilizzato come sede abitativa e vi confluirono opere importanti tra cui quelle appartenenti alla collezione del cardinale Borgia. Con l’Unità d’Italia la Reggia di Capodimonte tornò ad avere, seppur in veste non ufficiale, una funzione museale.

L’inizio del XX secolo però determinò un periodo di stasi nella fase di musealizzazione, tant’è che la Reggia divenne abitazione fissa del Duca d’Aosta mentre, le collezioni che formeranno il futuro museo erano ancora ospitate all’interno del Palazzo degli Studi che durante l’Unità aveva preso il  nome di Museo nazionale.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale le opere vennero trasferite in altre sedi tra cui l’abbazia di Montecassino; tuttavia, le truppe della divisione Goering riuscirono a trafugare moltissime opere che alla fine del conflitto furono ritrovate e restituite a Napoli nel 1947. Il Museo fu inaugurato nel 1957: i dipinti vennero divisi per collezioni storiche e la disposizione seguì un ordine cronologico e per scuole di pittura.

 

Le opere di pregio esposte nel museo

 

Il Museo Nazionale di Capodimonte si articola nei tre piani della Reggia di Capodimonte e la disposizione delle opere risale ai lavori di restauro condotti dagli anni Ottanta fino al 1999. Il piano terra ospita sale didattiche e servizi turistici mentre nel piano ammezzato trovano posto il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, le esposizioni dell’Ottocento Privato e dei manifesti Mele. Il primo piano ospita le collezioni Farnese, Borgia, l’appartamento del Re, la collezione De Ciccio, quella di porcellane e l’Armeria farnesiana e borbonica. Il secondo piano illustra le opere della collezione d’Avalois, la sala degli arazzi d’Avalois, la Galleria Napoletana e la sezione d’arte contemporanea che prosegue al terzo piano.

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