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Basilica di San Martino Verificato

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La Basilica di San Martino intitolata a Martino di Tours è stata edificata dal 1747 al 1785 e rappresenta il maggior edificio di culto cristiano di Martina Franca.

 

Storia & origini della Basilica di San Martino a Martina Franca

 

La Basilica è emblema del rococò martinese. Sorge su una struttura preesistente del XIV secolo, in stile romanico e nel XVI secolo fu rimaneggiata per via di diverse esigenze istituzionali e devozionali.

Nel 1747 venne abbattuta la struttura romanica e questa decisione fu assunta in seguito ai gravi danni subiti dalla chiesa durante il terremoto del 1743. Il progetto fu affidato ad un ingegnere bergamasco residente a Martina Franca Giovanni Mariani, mentre l’intero partito scultoreo fu opera di Giuseppe Morgese e figli.

 

La struttura

 

La facciata è caratterizzata da una spiccata verticalità con i suoi 37 metri d’altezza. È ripartita in due ordini e scandita verticalmente da paraste con capitelli misti, mentre al centro una scalinata di undici gradini rende monumentale l’ingresso alla chiesa.

Il portale maggiore è sovrastato da un timpano spezzato che ospita due angeli e il pregevole altorilievo raffigurante l’episodio di San Martino e il povero.

Nel secondo ordine si apre una loggia con balaustra e ai lati di questa sono visibili due nicchie con le statue di Santa Comasia e Santa Martina.

Il campanile dell’antica chiesa fu inglobato nel transetto destro e da quello che resta si scorge l’ordine inferiore con monofore murate e quello superiore con la cella campanaria

 

L’interno della Chiesa

 

La Chiesa presenta una pianta a croce latina con un’unica navata. Entrando e rivolgendosi verso la controfacciata, è possibile vedere una vetrata istoriata collocata nel 1946 che narra della leggenda della Liberazione di Martina dai Cappelletti.

Proseguendo sul lato sinistro, in una nicchia decorata trova posto un Battistero in marmi policromi e a seguire, gli altari dedicati a San Girolamo Emiliani o Miani del 1755 e l’altare della Natività del 1764 sotto al quale si collocano le statue cinquecentesche in pietra policroma raffiguranti il gruppo della Natività, opera di Stefano da Putignano, uno dei maggiori scultori pugliesi rinascimentali.

Nell’area del transetto a sinistra trova posto l’altare dell’Arcangelo Raffaele, poi quello marmoreo di Cristo alla Colonna del 1755  progettato da Gennaro Sanmartino e realizzato da Giuseppe Varriale, importanti artisti napoletani del Settecento. L’ultimo altare del transetto è dedicato alla Madonna di Costantinopoli e fu costruito tra il 1764 e il 1755.

L’altare maggiore in marmo policromo fu realizzato nel 1773 e ospita due statue di notevole pregio di Giuseppe Sanmartino, fratello di Gennaro e autore del celebre Cristo velato custodito presso la Cappella Sansevero di Napoli. A sinistra dell’altare maggiore, si apre la Cappella del Santissimo Sacramento realizzata fra il 1776 e il 1785.

Proseguendo la visita della basilica a destra del presbiterio si trova il Tesoro della Basilica, mentre il transetto di destra ospita l’altare di Santa Comasia contenente la statua reliquiario della santa, quello di Maria Ausiliatrice ed infine l’ultimo altare dedicato a Santa Martina. La seconda cappella del lato destro della navata è dedicata all’Addolorata e la prima invece al Crocifisso.

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