Basilica di Sant’Antonio
La Basilica di Sant’Antonio a Padova è una delle più grandi chiese del mondo ed accoglie ogni anni milioni di visitatori.
Storia e origini della Basilica di Sant’Antonio a Padova
La Basilica accoglie le spoglie di Sant’Antonio che morì a Padova nel 1231 e da allora si registrarono numerosi eventi miracolosi sulla sua tomba, divenendo meta di pellegrinaggio. Per tal motivo l’anno seguente papa Gregorio IX lo nominò santo. La costruzione della Basilica di Sant’Antonio ebbe inizio qualche anno dopo la morte del santo, si protrasse fino al 1310 e in seguito subì rimaneggiamenti almeno fino al XV secolo.
La Struttura
La pianta a croce latina presenta tre navate suddivise da pilastri. La Basilica è caratterizzata da un’armonizzazione di stili: la facciata a capanna di derivazione romanica, i contrafforti che si elevano fino a diventare archi rampanti mutuati dallo stile gotico e le cupole bizantine che richiamano la Chiesa di San Marco a Venezia, a sua volta esemplata su modelli bizantini. I campanili gemelli poi, rimandano alla struttura dei minareti, strutture verticali dalle quali il muezzin invita alla preghiera i fedeli musulmani.
La Cappella delle Reliquie o del Tesoro
La Basilica ospita al suo interno la bellissima Cappella delle Reliquie o del Tesoro che custodisce le reliquie di Sant’Antonio: una parte del mento e la lingua incorrotta del santo. L’interno della Cappella è realizzato secondo i dettami dello stile barocco e nelle tre nicchie presenti sono ospitate numerose reliquie minori e preziose suppellettili liturgiche. L’altare, anch’esso barocco, si innalza al di sopra di sette gradini ed è sormontato da tre statue di vescovi francescani; lungo le pareti della cappella dietro l’altare, tra gli intercolumni, si dispiegano nove altorilievi che rappresentano, eccetto il primo, i miracoli di Sant’Antonio.