Convento degli Agostiniani
Il convento degli Agostiniani è un ex edificio monasteriale con annessa chiesa del Carmine a Melpignano, un comune facente parte della Grecìa Salentina.
La storia del Convento degli Agostiniani di Melpignano
Il convento degli Agostiniani venne edificato nel 1573, dopo l’affidamento della Chiesa del Carmine all’Ordine degli Agostiniani. In questo periodo la Chiesa Latina cercava di imporsi sul territorio, costruendo conventi e monasteri per sovrastare la presenza del culto del rito greco. Il Padre agostiniano Raffaele Monosi, nel 1638, lo fece restaurare ad opera del coriglianese Francesco Manuli, su un progetto dell’architetto leccese Giuseppe Zimbalo.
La struttura del convento
La chiesa del Carmine adiacente al convento degli Agostiniani, è in stile barocco leccese del XVII secolo. L’ingresso è costituito da un portale con due coppie di colonne ai lati, riccamente decorate, poste su basi ruotate di 45 gradi, a sostegno della trabeazione e della statua della Madonna del Carmelo, le nicchie ai lati del portone ospitano le statue di Sant’Agostino e Santa Monica. Sopra il fregio riccamente decorato, vi è una finestra centrale con timpano ad arco e volute con cherubini.
All’interno della chiesa a navata unica, vi sono sei cappelle distribuite lungo le pareti, mantiene il coro, risalente al XVI secolo, alle spalle dell’altare maggiore dedicato alla Vergine del Carmine. Risalenti alla metà del seicento sono invece gli altari minori.
Il convento degli Agostiniani è rimasto in stato di abbandono per decenni e dopo aver subito alcuni restauri viene usato per eventi e attività culturali. Nel chiostro vi sono i resti di un colonnato molto decorato contenente numerose incisioni latine e un pozzo su cui è scolpito lo stemma della famiglia Castriota Scanderbeg.
Lo spazio antistante accoglie ogni anno il concertone finale del Festival della Notte della Taranta.