La Mappa di Soleto derivante dall’antichità classica è la più vecchia carta geografica occidentale, conservata ora nel Museo archeologico nazionale di Taranto.
Ritrovamento della Mappa di Soleto
La Mappa di Soleto venne scoperta nel 2003, dal signor Thierry Van Compernolle, archeologo belga, in uno stabile messapico, attesta i rapporti del 400 a.C. fra i Messapi, i Greci ed i Iapigi.
Durante gli scavi del 1704, fatti per ingrandire la chiesa Madre, vennero ritrovato dei sepolcri messapici. Nel 1988 un archeologo di passaggio, nella città, ritrovo in località Quattrare delle ceramiche di epoca messapica, dopo questo episodio vennero iniziati degli scavi archeologici, che portarono al ritrovamento della Mappa di Soleto.
La Mappa
La Mappa è un frammento di ceramica smaltato di nero (ostrakon) delle dimensioni di soli 5,9 cm per 2,9 cm, sul quale è riportata una mappa della penisola salentina, si piò vedere infatti la linea costiera del Salento, due toponimi greci e undici indigeni indicati da punti. Fra i nomi scritti si possono leggere: Taranto, Nardò, Ugento, Otranto, Leuca, e Soleto, i nomi erano abbreviati non si sa, se per mancanza di spazio o altro.
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