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Benvenuto a Martignano

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Caratterizzato da un importante patrimonio storico-linguistico testimonianza delle popolazioni greco bizantine, Martignano è il più piccolo comune della Grecìa Salentina.

 

Storia & origini

 

Sono state avanzate diverse ipotesi sull’origine del nome di Martignano e quella più accreditata è legata alla parola greca màrtus (martire, appunto) che si riferisce all’appellativo dato al paese dai monaci basiliani che qui si insediarono durante il periodo bizantino, fondando un importante luogo di culto.

Durante il XIV secolo il feudo appartenne ai Conti Gualtiero ed Isabella di Brienne e in seguito, a Maria d’Enghien, moglie di Raimondello Orsini del Balzo. Nel Cinquecento Martignano venne amministrato da diverse famiglie di feudatari: i Pignatelli, i Palmieri, i Pisanelli e infine i Granafei, ultimi feudatari.

Tra il Seicento e il Settecento visse un periodo di declino e la famiglia Palmieri dovette vendere il feudo ai duchi Pisanelli che, spesso fisicamente lontani, miravano solo a mantenere il loro sfarzoso stile di vita napoletano, incrementando in tal modo i propri debiti.

Alla fine del Settecento, il paese contava poco più di 530 anime e in un momento in cui il feudalesimo stava per giungere al termine, gli ultimi signori ad amministrare Martignano furono i Granafei fino al 1806, quando il feudalesimo venne totalmente abolito. Nel 1808 Martignano fu aggregato al comune di Sternatia e ne divenne frazione fino al 1832, anno in cui riacquistò l’autonomia amministrativa. 

 

Cosa vedere a Martignano: il patrimonio storico-artistico

 

Nella parte bassa del paese è possibile vedere delle aperture scavate nella roccia dalla profondità variabile chiamate Pozzelle che, rivestivano anticamente la funzione di raccolta delle acque piovane nelle zone in cui la stessa scarseggiava.

Tra gli edifici di culto costituenti un importante patrimonio storico-artistico è possibile vedere la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria dei Martiri che ospita numerosi altari barocchi scolpiti dall’artista leccese Giuseppe Cino e le tele settecentesche di Oronzo Tiso e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, con l’adiacente convento dei minori conventuali, edificata nel Seicento.

Nella piazza centrale di Martignano sorge poi Palazzo Palmieri, un monumentale palazzo storico nato come dimora nobiliare e sede oggi del Parco turistico culturale Palmieri, un riferimento per turisti, istituzioni ed operatori culturali che fornisce un front office turistico, una biblioteca e numerosi laboratori.

 

Cosa fare a Martignano: eventi e gastronomia

 

Martignano dedica due eventi al santo patrono della città, il primo durante il 27 luglio con la Festa patronale di San Pantaleone in cui è prevista l’uscita in processione della statua del santo per le vie del paese accompagnata dal suono della banda e il secondo, durante il 15 novembre, dedicato a San Pantaleone dell’Uragano in cui viene accesa la focara dopo la messa mentre, il giorno successivo, i fuochi d’artificio danno inizio alla processione del santo per le strade del paese che termina con il solenne bacio della reliquia.

In occasione del Carnevale invece, a Martignano si dispiega una grande evento ovvero il Carnevale martignanese e della Grecìa salentina con la caratteristica sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati in cui si dà spazio anche alla degustazione di piatti tipici, i quali, sono poi protagonisti dell’evento estivo Sagra dell’insalata Grika e della Salsiccia insieme a musica e divertimento. Simbolo della tradizione martignanese è proprio l’insalata grika salentina, un gustoso piatto freddo.

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