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Castello Normanno Svevo Verificato

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Sul colle Pancrazio alto 380 metri, sorge il grandioso castello Normanno Svevo della città di Cosenza, e rappresenta uno dei simbolo dell’antica Cosentia, la città dei Bretti, un antica popolazione italica che popolò in passato le terre Calabresi.

Fu Federico II di Svevia  a costruire la torre ottagonale nel 1239, e nel corso dei secoli, il castello, è stato la sede della zecca di monete, subito dopo deposito di armi e prigione.
Furono gli Spagnoli nel XVI secolo, dopo numerose diatribe tra Angioini e Aragonesi, a restituire la sua funzione bellica al Castello normanno svevo di Cosenza,  mettendolo ai primi posti tra  le fortezze militari  più importanti della Calabria.

 

Il restauro

 

Subito dopo l’unità di Italia, e dopo tantissimi restauri e riqualifiche, il castello Normanno Svevo divenne finalmente proprietà della città di Cosenza.
A distanza di secoli, grazie ai restauri e ai recenti ritocchi al Castello, sono rimasti ben conservati la torre ottagonale di epoca sveva,  le segrete del castello, il cortile interno e lo scudo aragonese.
Si sono conservati benissimo anche gli stemmi di età angioina che compaiono incisi sugli archi svevi , a costoloni, immessi nel corridoio dei Fiordalisi.

 

Visita guidata al Castello Normanno Svevo a  Cosenza: storia e architettura

 

Il castello è aperto ai turisti e ai visitatori curiosi che vogliono conoscere storia e architettura di questa fantastica fortezza.
La visita inizia dal cosiddetto Corridoio Angioino che conduce verso la sala del trono. Il corridoio prende questo nome grazie ad uno stemma angioino che mostra una composizione floreale classico simbolo della dinastia francese.

Un tempo questo corridoio serviva per delimitare a destra il cortile del castello e a sinistra la sala delle armi, che conta ben 6 sale comunicanti tra di loro.

Andando successivamente al corridoio incontriamo sulla sinistra un locale noto come la Cisterna di Santa Barbara e sulla destra il Salone di ricevimento, locale ai tempi utilizzato nelle cerimonie ufficiali per il protocollo di rappresentanza.
Una volta fuori dalla sala del trono, andando verso il cortile, sulla sinistra possiamo trovare i resti delle vecchie mura edificate intorno al 700, quando la struttura venne adattata a seminario.

Sul lato Ovest del Castello, incontriamo i bastioni ottocenteschi su un basamento angioino e alcuni resti del locale ottocentesco destinato ai servizi.

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