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Chiesa di Santa Maria del Principio Verificato

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La Chiesa di Santa Maria del Principio è il più importante ed antico luogo di culto della comunità di Adelfia.

 

La Storia della Chiesa di Santa Maria del Principio ad Adelfia

 

La tradizione racconta che un prete greco, intorno all’anno mille, dipinse la Vergine che fu chiamata “del Principio”.

Una prima versione della cappella fu costruita nel 1086, mentre il barone Giambattista Galeoti ordinò, nel 1521, di ingrandirla aggiungendo due altari laterali e vi fece portare il dipinto dalle grotte. Da quel momento, ogni prima domenica di settembre, si festeggia, ogni anno, la Madonna della Pietà.

Si narra che la Madonna del Principio compì un miracolo nel 1656, periodo in cui la peste mieteva numeri incredibili di vittime.
La mattina del 16 agosto di quell’anno la Vergine si mostrò in lacrime ai fedeli che, in un primo momento, non ne capirono la motivazione. Ma durante la sera un grande incendio era sul punto di distruggere i cereali ammassati sull’aia, quando un improvviso acquazzone a ciel sereno spense le fiamme.

La cappella rappresentò la chiesa madre, fino al momento in cui non venne costruita quella ancora oggi esistente.

 

La Trasformazione della Cappella

 

La Cappella della Madonna del Principio non è solo l’inizio della Comunità religiosa di Montrone ma è anche un punto di riferimento per la Comunità civile.

La sede comunale era rappresentata dall’attuale sagrestia. Successivamente venne costruita una piccola parte della Chiesa sulla piazzetta adiacente, che a sua volta fu ingrandita nel 1521.

Nel 1931 il Comune effettuò una nuova pitturazione e restaurazione.

Nel 2002 è iniziato il restauro attuale con una nuova pavimentazione e un sistema di aerazione per impedire l’umidità che aveva quasi distrutto l’intonaco sulle pareti e sulla volta.
I lavori sono stati realizzati con il contributo della Regione Puglia sotto la direzione dell’Architetto Mario Bruno.

Nel 2003 è stata nuovamente ripitturata. 


La Confraternita di Santa Maria del Principio

 

La confraternita di Santa Maria del Principio, con sede nella cappella più antica di Montrone, ha una storia documentata recente perché non si hanno notizie comprovate importanti sulla sua origine. 

Esiste soltanto un regolamento approvato dall’arcivescovo di Bari, mons. Pedicini, il giorno di San Trifone del 1882, oltre ad un registro delle conclusioni dal 1890 e quello di contabilità dal 1888.

Dai registri dell’arciconfraternita del Santissimo si è a conoscenza che la confraternita del Principio era già esistente all’inizio del 1700, grazie ad un elenco di nomi dei priori:

 

  • Domenico Abbatecola nel 1719
  • Giuseppe Angiulo nel 1728
  • Leonardo Paladino nel 1733

 

Nel 1747 don Vito Abbatecola, lettore in teologia, vicario foraneo, dirigeva nella cappella la “Congregazione dei secolari”, fondata da padre Domenico Bruno, della Compagnia di Gesù.

Nella sagrestia si conserva copia della pergamena sull’origine di Montrone, scritta da don Cataldo De Nicolai nel 1757 e trascritta al tempo del segretario Trifone Chiechi il 5 Aprile 1896 dall’originale acquistato dal Comune di Montrone.

Due sono i momenti storici legati alla confraternita:

 

  •  In data 8 gennaio 1891 veniva incoronata l’immagine della Madonna con corona d’argento, donata dalla signora Francesca Campagna di Vito, alla presenza di mons. Antonio Lamberti, vescovo di Conversano, amico di don Giovanni Angiuli, padre spirituale della confraternita. Questo evento è ricordato è confermato da una foto conservata nella sagrestia.
  • In data 29 giugno 1913, su proposta dell’insegnante Giuseppe Macchia, amministratore della famiglia marchesale, venivano nominati soci onorari i membri della famiglia marchesale, il conte Giuseppe Siciliano di Rende, il duca e la duchessa di Airola, l’on. Luciani di Acquaviva, il sen. Guaccero di Triggiano, l’avv. Vincenzo Roppo di Loseto (1879-1938), il duca Carmelo Vasaturo, la marchesa Luisa Gaetani d’Aragona ed il nostro Grand’Uff. Antonio Cafaro.

 

 

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