Museo dell’olio e delle tradizioni
Il Museo dell’olio e delle tradizioni si trova a Oria all’interno di un antico ipogeo risalente al cinquecento.
La realizzazione del frantoi ipogei
In prossimità di grotte e zone rupestri, luoghi ideali per la lavorazione e produzione dell’olio, venivano costruiti i frantoi ipogei. I lavori di scavatura nella roccia erano eseguiti a mano dai foggiari, detti anche cavamonti.
Il frantoio di Oria e la civiltà del XIV secolo
L’antico frantoio cinquecentesco è la testimonianza vivente di come avveniva la produzione dell’olio nel ‘500, all’epoca come oggi una risorsa fondamentale per il territorio salentino.
Il museo dell’Olio e delle tradizioni conserva ancora al suo interno i macchinari dell’ingegneria dell’epoca e gli strumenti ed illustra tramite un percorso museale con didascalie, audioguide, le tecniche di lavorazioni.
Museo dell’olio e delle tradizioni: lavorazione e produzione dell’olio
Il Museo dell’olio e delle tradizioni di Oria è la testimonianza vivente dell’importanza fondamentale che ricopriva la produzione dell’olio per la popolazione salentina, identificandolo come uno dei prodotti pugliesi più caratteristici. L’itinerario è organizzato attraverso un suggestivo percorso illustrativo che racconta la lavorazione, produzione e stoccaggio delle materie prime, gli strumenti cinquecenteschi e gli ambienti per lavorazione, così come venivano disposti in passato. Un vero e proprio tuffo nel XVI secolo, in cui ammirare le vasche di decantazione, gli ambienti per la spremitura delle olive, le stive e i tavoli da pranzo, dormitori, inghiottitori di scarico e la stalla.
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