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Benvenuto a Carovigno!

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Carovigno è una cittadina del Salento settentrionale che, in base ai reperti archeologici ritrovati nel territorio circostante, si presenta come una zona di origini messapiche.

 

La storia e le origini di Carovigno

 

Chiamata in origine Carbina, la città esaltava la sua ricca produzione di olio, vino, mandorle e fichi. Il nome subì un lento e rigoroso processo di trasformazione che partì dal periodo del medioevo, quando venne mutato in Carbinium: ne seguì una graduale italianizzazione che lo portò alla forma attuale Carovigno.

 

Nel 473 a.C. la città venne devastata dalle incursioni dei Tarantini, che lasciarono intatte però la rocca cittadina, che venne successivamente cinta da alte muraglie con due torri rotonde e due rettangolari tuttora osservabili nelle rispettive Porta Ostuni e Porta Brindisi.

In quell’epoca, Carovigno fu teatro di grandi sofferenze inflitte dall’egemonia assoluta dei baroni che, scalzando la stessa autorità regale, esercitarono il loro potere in modo tirannico sulla città.

La dominazione bizantina, longobarda, normanna, sveva, angioina e aragonese inflisse numerose tribolazioni, ma portò infine il paese ad avere dei benefici di tipo architettonico e difensivo: verso la fine del 1500 infatti, si potevano scorgere a Carovigno muraglie, torri e fossati, nonché un importante castello.

Una volta scomparso, il feudalesimo lasciò in eredità i suoi tratti distintivi nel castello costruito del XV secolo e sui resti delle mura.

 

Durante il Risorgimento, Carovigno contribuì alle filosofie della corrente culturale dell’epoca con figure di grande spessore, tra cui spicca Salvatore Morelli, che introduce i concetti di emancipazione della donna e introduzione della scuola materna.

 

Cosa vedere

 

La città include molteplici luoghi di interesse che narrano le sue vicissitudini culturali ed

estetiche. È infatti possibile visitare:

 

 

Cosa fare a Carovigno

 

Tra le celebrazioni tipiche che accompagnano la vita della città, troviamo la festa dedicata alla Madonna dell’Uragano, che si articola in due fasi: la prima ha luogo la prima domenica di agosto, e la seconda avviene il 17 agosto ed include il corteo religioso.

Si celebra inoltre la Nzegna, una festa che onora Maria Santissima Belvedere in un’atmosfera colorata e giocosa, fatta di danze e musiche tradizionali.

 

Per gli amanti della natura, la Riserva Naturale Statale Torre Guaceto offre un ottimo e sano intrattenimento fatto di bellezze terrestri e marittime.

Vi è inoltre la possibilità di apprezzare la cucina tipica locale, che offre le seguenti specialità: la Piddica, un dolce utilizzato prevalentemente in periodo pasquale, e gli gnummareddi di vitello da gustare nel favoloso arrosto misto.

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