Museo Archeologico di Santa Scolastica Verificato
Museo archeologico di Santa scolastica è nato da una piccola collezione di reperti del prof. N. De Rossi dell’Istituto Tecnico di Bari.
La storia
Il Museo archeologico di Santa Scolastica di Bari aprì le sue porte al pubblico nel 1890, e fu locato nel palazzo Ateneo fino al 2000, venne in seguito spostato nella sede di Santa Scolastica, nella città vecchia dove le collezioni del museo vennero integrate ed ingrandite con lasciti e donazioni.
Grazie ai direttori Meyer e Gervasio, rispettivamente del 1894 e del 1909 venne redatto un inventario e si fecero rilevanti scavi archeologici.
Nei XX secolo il museo acquistò molti oggetti di valore fra cui dei reperti canosini di tomba Varrese.
Il museo si avvale di più di 30.000 reperti, che spaziano dal materiale preistorico, ceramiche indigene, ceramiche greche, sculture, bronzi, epigrafi ed oggetti vari.
Dal 1994 al 2000 il museo rimase chiuso per restauri riaprendo poi nel 2001, con la gestione della Provincia.
Il Museo di Santa Scolastica oggi
Oggi il museo ha una banca dati elettronica, in cui i reperti sono riordinati e classificati su schede con testi e fotografie, consultabili previo appuntamento.
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